Frontalieri e fiscalità: Informazioni importanti

Fonte CC.TI.CH >> Telelavoro e Accelerazione nella procedura di ratifica del nuovo accordo sulla fiscalità dei frontalieri

Telelavoro 

Giovedì 20 aprile i media hanno riportato di un’intesa tra Svizzera e Italia in merito a nuove regole per il telelavoro dei frontalieri. Con la presente intendiamo precisare a scanso di equivoci che si tratta per il momento di una mera decisione politica e non di una modifica effettiva delle regole applicabili. Per la modifica delle regole sul telelavoro bisognerà attendere che le parti firmino un cosiddetto accordo amichevole. Ciò dovrebbe avvenire nelle prossime settimane. Sarà nostra premura informarvi al riguardo. Quindi per le aziende e i loro dipendenti la situazione non è attualmente cambiata.

Accelerazione nella procedura di ratifica del nuovo accordo sulla fiscalità dei frontalieri

La prossima settimana la Camera dei deputati italiana ha in agenda la ratifica del nuovo Accordo firmato con la Svizzera sulla fiscalità dei frontalieri. In seguito, la procedura passerà al Presidente della Repubblica per la sua firma. La procedura di ratifica sta pertanto subendo un’importante accelerazione.

Come vi abbiamo già recentemente comunicato questo nuovo accordo introduce un sistema di imposizione dei frontalieri differente. I frontalieri verranno suddivisi in attuali e nuovi. Ai frontalieri attuali continuerà ad applicarsi il sistema fiscale che conosciamo oggi, ossia una tassazione esclusiva in Svizzera (alla fonte), con il riversamento all’Italia dei cosiddetti ristorni da parte delle autorità fiscali elvetiche. Per contro i nuovi frontalieri oltre all’imposizione in Svizzera, diventeranno soggetti fiscali anche in Italia, e avranno pertanto a loro carico un’imposizione fiscale accresciuta.

Sono considerati frontalieri attuali ai sensi del nuovo Accordo le persone che alla data della ratifica svolgono oppure che tra il 31 dicembre 2018 e la data della ratifica hanno svolto un’attività di lavoro dipendente nell’area di frontiera.

Il nuovo accordo verrà applicato dal 1° gennaio 2024. Ma attenzione, già la conclusione della procedura di ratifica, che avverrà con la comunicazione ufficiale da parte italiana alla Svizzera, implica però degli effetti nel 2023. Infatti, tutti i frontalieri che inoltreranno una richiesta di permesso in Svizzera e che si annunceranno all’autorità fiscale ticinese dopo tale data saranno considerati “nuovi frontalieri” e quindi, da gennaio 2024, saranno imposti fiscalmente secondo il nuovo sistema. In altre parole, la conclusione della procedura di ratifica nel 2023 sarà già concretamente determinante per la definizione dei “nuovi frontalieri”.

Rendiamo quindi attenti che per poter beneficiare del periodo transitorio riservato ai cosiddetti frontalieri attuali i datori di lavoro e i collaboratori devono inoltrare la richiesta di permesso G prima della conclusione della procedura di ratifica che avverrà molto verosimilmente nel corso del 2023.

Telelavoro 

Giovedì 20 aprile i media hanno riportato di un’intesa tra Svizzera e Italia in merito a nuove regole per il telelavoro dei frontalieri. Con la presente intendiamo precisare a scanso di equivoci che si tratta per il momento di una mera decisione politica e non di una modifica effettiva delle regole applicabili. Per la modifica delle regole sul telelavoro bisognerà attendere che le parti firmino un cosiddetto accordo amichevole. Ciò dovrebbe avvenire nelle prossime settimane. Sarà nostra premura informarvi al riguardo. Quindi per le aziende e i loro dipendenti la situazione non è attualmente cambiata.

Accelerazione nella procedura di ratifica del nuovo accordo sulla fiscalità dei frontalieri

La prossima settimana la Camera dei deputati italiana ha in agenda la ratifica del nuovo Accordo firmato con la Svizzera sulla fiscalità dei frontalieri. In seguito, la procedura passerà al Presidente della Repubblica per la sua firma. La procedura di ratifica sta pertanto subendo un’importante accelerazione.

Come vi abbiamo già recentemente comunicato questo nuovo accordo introduce un sistema di imposizione dei frontalieri differente. I frontalieri verranno suddivisi in attuali e nuovi. Ai frontalieri attuali continuerà ad applicarsi il sistema fiscale che conosciamo oggi, ossia una tassazione esclusiva in Svizzera (alla fonte), con il riversamento all’Italia dei cosiddetti ristorni da parte delle autorità fiscali elvetiche. Per contro i nuovi frontalieri oltre all’imposizione in Svizzera, diventeranno soggetti fiscali anche in Italia, e avranno pertanto a loro carico un’imposizione fiscale accresciuta.

Sono considerati frontalieri attuali ai sensi del nuovo Accordo le persone che alla data della ratifica svolgono oppure che tra il 31 dicembre 2018 e la data della ratifica hanno svolto un’attività di lavoro dipendente nell’area di frontiera.

Il nuovo accordo verrà applicato dal 1° gennaio 2024. Ma attenzione, già la conclusione della procedura di ratifica, che avverrà con la comunicazione ufficiale da parte italiana alla Svizzera, implica però degli effetti nel 2023. Infatti, tutti i frontalieri che inoltreranno una richiesta di permesso in Svizzera e che si annunceranno all’autorità fiscale ticinese dopo tale data saranno considerati “nuovi frontalieri” e quindi, da gennaio 2024, saranno imposti fiscalmente secondo il nuovo sistema. In altre parole, la conclusione della procedura di ratifica nel 2023 sarà già concretamente determinante per la definizione dei “nuovi frontalieri”.

Rendiamo quindi attenti che per poter beneficiare del periodo transitorio riservato ai cosiddetti frontalieri attuali i datori di lavoro e i collaboratori devono inoltrare la richiesta di permesso G prima della conclusione della procedura di ratifica che avverrà molto verosimilmente nel corso del 2023.

INFORMATIVE PRECEDENTI:
Frontalieri e fiscalità – Cc-Ti
Frontalieri e fiscalità-1° febbraio 2023 – Cc-Ti
L’Accordo amichevole con l’Italia sulla fiscalità dei frontalieri in telelavoro decadrà dal 1° febbraio 2023 – Cc-Ti
Normative diverse in vigore dal 2023 – Cc-Ti
Update 29.3.22 – INFORMAZIONE – VEICOLI AZIENDALI – Cc-Ti

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